top of page

19 E 21 GIUGNO 2014

IL BEL SALOTTO DI BERGAMO OSPITA LE TRADIZIONI BERGAMASCHE

FOTO LIVIA LECCHI (190).JPG

Grande successo per la prima “Rassegna Folklorica Bergamasca” svoltasi il 19 e 21 giugno 2014 a Bergamo, organizzata dal Comitato Provinciale FITP presieduto da Francesco Gatto, con la stretta collaborazione di Fabrizio Cattaneo e del Comune di Bergamo, assessorato all’istruzione, sport, tempo libero e politiche giovanili.
La rassegna, inserita nella programmazione di Bergamo Estate 2014 si propone di far conoscere la cultura, le tradizioni e la musica popolare attraverso canti e balli tipici.

Sette i gruppi che si sono succeduti nelle due serate in programma nel pieno centro cittadino, al quadriportico Piacentiniano della città bassa, proprio di fronte al teatro Donizetti.
Entrambe le serate si sono aperte con une breve ma coloratissima sfilata svoltasi dal palazzo municipale in piazza Matteotti percorrendo il famoso Sentierone fino al luogo dell’esibizione.

cartolina rassegna..jpg

La serata di giovedì 19 giugno è iniziata con le bellissime melodie del gruppo “Baghèt Band”, sotto la guida di Alfonso Carrara e Maurizio Pandolfi, che con il loro strumento tipico hanno introdotto la serata e allietato il pubblico; presenti nel gruppo anche alcuni bambini dai 6 agli 11 anni circa, che dopo soltanto pochi mesi di corso organizzato dalla suddetta associazione, si sono esibiti per la prima volta.

A seguire il gruppo “Maschere di Rataplam” di Bergamo presieduto da Ancilla Cornali che si è espresso in una rappresentazione folklorico-teatrale dal titolo “Gioppino, scarpe grosse cervello fino”, imperniata sulle maschere e alcuni personaggi tradizionali bergamaschi; simpatica anche la scenografia che rappresentava un’antica cucina rurale bergamasca con l’immancabile stufa e la polenta.

È stata poi la volta del colorato gruppo cittadino “Arlecchino Bergamasco Folk”, diretto da Ruggero Nani, che ha iniziato il suo intervento con un monologo recitato dalla maschera di Arlecchino, proseguendo poi lo spettacolo con un inno alla città di Bergamo, alcuni canti e danze popolari e umoristici introdotti da brevissimi sketch. In repertorio anche “La cansù dell’Arlechì” scritta dalla poetessa dialettale Carmen Fumagalli Guariglia, presente alla serata, e musicata dal compianto maestro Tito Oprandi.

È tornato poi ancora protagonista il “Baghet”, cornamusa bergamasca di antichissime origini, e per terminare il gruppo  ”Brighella e la Torre Campanaria” di Comun Nuovo, che sotto la guida di Stefano Folzi si è esibito con movimentatissimi balli e allegri canti. Spettacolare il ballo della “Val Serina”, dove due bambini “ruotano appesi al collo” dei loro partner ballerini con mirabili acrobazie.

Durante la seconda serata, in programma sabato 21 giugno, si è esibito per primo il gruppo folkloristico “Associazion Cultural Folklorico Bolivia” di Bergamo, diretto da Clara Torrez che con costumi di fattura molto ricercata, tipici dell’altopiano andino boliviano nonché delle zone tropico orientali della Bolivia, hanno omaggiato il folklore orobico con una kermesse di danze accompagnate da ritmate musiche e canti.

Folklore boliviano in terra bergamasca, è stato questo il commento della presentatrice Tiziana Ferguglia, giusto per sottolineare che le tradizioni e lo spirito folkloristico non conoscono confini.

È stato poi il momento del gruppo Folklorico “Orobico” di Bergamo, guidato da Ottavia Secomandi, che ha presentato un ricercato programma di balli tradizionali, spaziando nei secoli di storia bergamasca, a cui si è aggiunto un canto corale sacro eseguito con estrema maestria e bravura. Molto bello e coreografico il ballo-canto “Sic sac de soc sec…”, cinque sacchi di ceppi secchi, celebre scioglilingua bergamasco appunto descritto in questo brano musicale.

Ultimo gruppo in programma “I Gioppini di Bergamo” diretti da Fabrizio Cattaneo, accompagnati da una piccola orchestra dagli strumenti più disparati; anche qui balli e canti all’insegna delle più genuine tradizioni bergamasche, tutti molto apprezzati, tra cui è da ricordare il pezzo “San Vele” canto e ballo che descrive una piccola propaggine sulla collina della città di Bergamo, S. Vigilio, da sempre meta di innamorati della città.

Al termine di entrambe le serate è intervento anche il neoeletto Duca di Piazza Pontida “Smiciatöt Ü”, al secolo Mario Morotti, e il presidente provinciale della FITP che hanno consegnato gli attestati di partecipazione ai gruppi intervenuti.

Tutti molto applauditi i gruppi partecipanti, che il folto pubblico ha omaggiato senza esitare limitazioni.

Le serate si sono concluse con ricco buffet in un vicino bar del centro, giusto ristoro dopo una serata tanto impegnativa ma molto soddisfacente all’insegna del folklore.

Un sentito ringraziamento va agli amministratori comunali di Bergamo che credono nel nostro piccolo mondo antico, agli organizzatori e a tutti i gruppi che hanno partecipato con tanta maestria e impegno sottraendo tempo prezioso alle proprie famiglie e alle attività lavorative ma ripagati da due bellissime serate.

FOTO LIVIA LECCHI (121).JPG

Foto di Livia Lecchi

bottom of page