CONSULTA GIOVANI
I lombardi di ieri, i lombardi di oggi Il lavoro della consulta giovani
Conoscere il proprio passato per meglio progettare il proprio futuro. Quante volte lo si sente ripetere? Nella terra della Rosa Camuna un gruppo di giovani folkloristi - trasversali a più gruppi - sta cercando di mettere in pratica questa massima dando vita ad interessanti progetti di ricerca. In perfetto stile lombardo: rimboccandosi le maniche!
I membri della consulta giovani
Guida il gruppo di questi giovani Daniele Fumagalli, personalità poliedrica. Classe 1990, insegnante di storia e filosofia, cantautore, autore teatrale, ma soprattutto etnomusicologo (ricordiamo la sua recente partecipazione all’ultimo Premio Tenco per presentare il suo disco sul canto lombardo, Novecento, presente per altro su Spotify e su tutti gli store di musica digitale) e direttore del gruppo folkloristico I Brianzoli.
“Scoperto” e incoraggiato come ricercatore dal nostro Mario Atzori, ha le idee chiare su quello che debba essere il lavoro della consulta giovani: “Desidero promuovere il dialogo generazionale, con dei progetti molto concreti. L’obiettivo è che i nostri “piccoli” e “giovani” siano protagonisti attivi nel passaggio di testimone fra le passate generazioni e le presenti, anche utilizzando i social.
Naturalmente con la massima serietà. Comunque, non sono solo: le idee sono nate dal confronto con le altre due ragazze che formano la consulta giovanile. Elisa Bianchi e Linda Villaroel. Insieme abbiamo ideato due rubriche e progetti di ricerca”.
​
Elisa Bianchi, del Gruppo Folklorico I Bosini di Varese, è ideatrice del primo dei progetti, che vuole documentare e filmare i costumi dei vari gruppi folklorici lombardi.
Un valore aggiunto la presenza di Linda Villaroel, del Gruppo Caporales San Simon, esponente del folklore boliviano.
La Lombardia difatti negli ultimi sessant’anni è stata terra di migrazione di molte culture diverse, che hanno un loro folklore che non è lombardo nel senso tradizionale del termine. Tuttavia oramai diversi gruppi d’oltre confine regionale, italiani e non, sono parte integrante delle iniziative di FITP Lombardia.
I progetti
Due sono i progetti che questo tenace gruppo di giovani sta conducendo. “Mettiti nei miei panni”, progetto ideato da Elisa Bianchi, vuole raccogliere in video tutti i costumi dei gruppi folklorici lombardi.
Il secondo, “Detti… in Lombardia”, ideato da Daniele Fumagalli, vuole raccogliere detti, massime, proverbi del territorio lombardo. A condurre le interviste, giovani sotto i trentacinque anni (anche bambini) che intervistano nonni, zii, amici con più esperienza nel cammino della vita.
Ma la raccolta non è solo scritta: onde valorizzare pronunce e testimonianze, entrambi i progetti prevedono la realizzazione di filmati che vengono raccolti in un canale YouTube realizzato ad hoc da FITP Lombardia, in collaborazione con FolkNews e Laura Fumagalli.
​
​
Si torna a Daniele Fumagalli, per ulteriori dettagli relativi ai progetti in corso.
​
“Si sta facendo un lavoro molto serio, ben impostato. In cima alle mie preoccupazioni c’è un costante dialogo con la consulta giovani nazionale, ed una collaborazione davvero stretta con Valentina Sarda (Lazio), Carol Bastianelli (Sardegna) e gli altri rappresentanti giovanili.
Imprescindibile un dialogo con la prof.ssa Fulvia Caruso della consulta scientifica.
Né posso omettere almeno tre ringraziamenti: Laura Fumagalli, Caporedattore di FolkNews; ed il mio presidente regionale, Francesco Gatto. Anche tutto il mio gruppo dei Brianzoli, che mi sostiene in ogni mia iniziativa.
La consulta giovani lavora strettamente in collaborazione con FolkNews, il nostro trimestrale on line. E per quanto riguarda il presidente regionale, c’è un continuo dialogo e la voglia di valorizzare le risorse esistenti. Siamo partiti davvero con il piede giusto: abbiamo elaborato un modulo privacy per tutelare i minorenni, ad esempio, e cerchiamo di affrontare il tema dei social con i nostri ragazzi e le famiglie in modo responsabile e razionale.
Il domani pone sfide davvero ineludibili. Dobbiamo mantenere vivo il valore del dialogo, del confronto, e ribadire il ruolo educativo che la cultura folklorica e tradizionale hanno. A mio parere la libertà va difesa, assieme alla responsabilità che essa comporta: ogni folklorista con anni di esperienza dovrebbe ricordarsi il valore educativo del suo operato, in special modo per le persone più giovani.
Viviamo in un’epoca nevrotica e di rapidi cambiamenti: riusciremo a porre i social, strumento giovanile per eccellenza, a servizio della cultura tradizionale? Vedremo.
Per intanto, invito tutti i lettori a iscriversi al nostro canale YouTube: FITP -COMITATO LOMBARDIA, ed a prendere visione dei video già caricati.
In ogni caso, che al centro delle nostre azioni ci sia sempre il valore della persona e il valore della cultura. Solo così il nostro lavoro ha senso. Spero infine che Elisa e Linda, ma qualsiasi altra persona voglia aggiungersi al nostro gruppo di lavoro, siano contente del nostro operato”.
​
Un impegno anche etico, dunque, quello dei giovani folkloristi lombardi. Che dire? L’unico augurio possibile: buon lavoro!