Appunti di un etnomusicologo: ballate natalizie lombarde
FolkNewsDICEMBRE2025
di Daniele Fumagalli
In qualità di etnomusicologo, mi sono occupato sovente di canti natalizi e musiche tradizionali dell’Avvento. Per l’Avvento 2025, ho avuto modo di introdurre nel repertorio de I Brianzoli due ballate molto antiche, riarrangiate per il gruppo e i suoi firlinfeu. Ne riporto il testo integrale, corredato da note di natura storica. Due anni fa ebbi già modo di scrivere di queste ballate (vedi articolo del dicembre 2023). Sono felice che i miei "Brianzoli" abbiano deciso di adottare queste canzoni: la tradizione sopravvive e non solo nel lavoro d'archivio!
Gesù Bambino è nato
● Registrato sul campo: da Daniele Fumagalli a Vendrogno (LC), nell’inverno del 2024, presso la parrocchia di S. Lorenzo
● Arrangiamento e rielaborazione per flauto di Pan: Daniele Fumagalli
Gesù Bambino è nato in tanta povertà (2v) non ha persin le fasce, né il fuoco da scaldar (2v)
Maria a lui si inchina, lo guarda con amor (2v) gli angeli del cielo gli fanno grande onor (2v)
Giuseppe vecchierello lo stava a rimirar (2v) Il bue e l’asinello lo stava a riscaldar (2v)
Già vengono i pastori ad adorar Gesù (2v) coi canti e con i suoni, e doni per di più (2v)
Guidati da una stella verranno i tre re (2v) verranno dall’oriente, gli baceranno i pié (2v)
Ognun faccia allegrezza che è nato il Redentor (2v) l’è il fior d’ogni bellezza, l’è tutto pien d’amor (2v)
Andiam tutti al presepio ad adorar Gesù (2v) Giuriamo a lui prostrati di non peccare più (2v)
Notizie di natura storica e musicale
La versione eseguita dai Brianzoli non è reperibile su spartito o su traccia audio preesistente; tuttavia, attraverso la ricerca etnomusicologica, l’ho raccolta sul campo presso la parrocchia di S. Lorenzo a Vendrogno (LC) dove, nel periodo natalizio, viene tuttora eseguita come canto per la Comunione. I testimoni interpellati non hanno saputo precisare l'epoca in cui il canto sia stato adottato: di fatto, è stato tramandato oralmente fino ai nostri giorni.
L’incipit “Gesù Bambino è nato”, a seguito di un’attenta ricerca d’archivio condotta nell'ultimo anno, risulta comune a molte canzoni natalizie simili nel testo ma differenti nella melodia. A quanto mi risulta, la versione raccolta a Vendrogno è unica nel suo genere proprio per la linea melodica affidata esclusivamente alla memoria orale.

San Giüsèp e la Madona
San Giüsèp e la Madona i andaven vers a Betlèm San Giüsèp e la Madona i andaven vers a Betlèm
Quand fu stati inanzi un toco la Madona la gh'éva sét Andem andem verginella Maria ‘na quai funtana la truvarem
Quand fu stati innanzi un toco ‘na funtana sì l'hanno trovà Bevì bevì verginella Maria bevì de l'aqua finché vurì
La funtana la se alsava, la Madona la se sbasava La funtana la se alsava, la Madona la se sbasava
Quan fu stati innanzi un tòco la Madona la gh'éva fam Andèm andèm verginella Maria che un quai toch de pann el truvàrèm
Quan fu stati innanzi un tòco un prestiné si l'ànno trovà Mangì mangì verginella Maria, mangì del pà finché vurì
Quan fu stati innanzi un tòco, la Madona la gh'éva sògn Andèm andèm verginella Maria che 'na quai stala la truvàrèm
Quan fu stati innanzi un tòco una stalla sì l'ànno truvà Durmì durmì verginella Maria durmì durmì finché vurì
San Giüsèp el va de fóra a vedè se 'l gh'éra un quài ciar El va de denter san Giüsèp e li el tròva ul Gesù Bambin e li el tròva ul Gesù Bambin senza la fasa e senza 'l cusin Col mantello della sua mamma gh'àn fa la fasa e 'l cusin gh'àn fa la fasa e 'l cusin per fasà Gesù Bambin
Notizie di natura storica e musicale
Di questo canto esistono numerosissime varianti. La ballata è diffusa in tutta Europa e presenta propaggini persino negli Stati Uniti (si pensi a The Cherry Tree Carol).
Il testo affonda le radici nel Capitolo XX del Vangelo apocrifo noto come Pseudo-Matteo, in cui si legge che, durante il terzo giorno della fuga in Egitto, la Madonna e San Giuseppe si fermarono presso un’oasi. Lì Maria chiese a Giuseppe di coglierle dei datteri, ma i frutti erano troppo in alto. Gesù Bambino, allora, avrebbe ordinato alla pianta di inclinarsi verso la Madre.
Da questo episodio apocrifo è nata la carola, declinata in varie versioni locali in cui i datteri diventano mele, ciliegie o, nella versione brianzola, una fontana.
Mentre Luciano Ravasio ne ha inciso una nota interpretazione bergamasca, la versione qui riportata nasce dal confronto e dalla fusione di due lezioni registrate sul campo in area brianzola: la prima raccolta a Figino Serenza da Paolo Uccello (1959), la seconda da Roberto Leydi nel 1964 a Cassago Brianza.

