Arlecchino Bergamasco
Bergamo
sede: via J. da Balsamo 16
Bergamo
Presidente: Ruggero Nani
338.8506622
Il motto del gruppo è “danze, canti, cultura e tradizioni” e con esso intende portare nelle sue
esibizioni tutti gli aspetti che fanno l’identità di una popolazione: quella bergamasca.
Il gruppo propone uno spettacolo costituito da danze e canti dialettali e popolari in costume tradizionale, che raccontano gli antichi mestieri, la storia del territorio e la vita stessa dei personaggi, intervallati da brevi rappresentazioni teatrali e mimiche aventi come protagonisti la maschera di Arlecchino e altri personaggi della cultura orobica, tra cui Gioppino e sua moglie Margì, lo Zanni ed altri personaggi leggendari come il Pacì Paciana, il brigante “buono” della Val Brembana.
La musica è eseguita da fisarmoniche, percussioni e oggetti caratteristici e da un particolare strumento a manovella “l’organetto di Barberia” (curioso strumento di musica meccanica che funziona leggendo del cartoni forati, tipico dei cantastorie che animavano le corti e le piazze fino agli anni '50 del secolo scorso).
L’associazione è riconosciuta come gruppo di interesse nazionale dalla giunta comunale della città di Bergamo e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
COSTUMI
I costumi sono quelli tradizionali in uso nelle valli orobiche e si rifanno a quelli descritti e ritratti negli antichi documenti dello storico bergamasco Antonio Tiraboschi.
Essenzialmente di uso pratico gli abiti sono semplici e fatti con materiale povero.
Quelli femminili in particolare riproducono le vesti in uso nella località di Parre (Valle Seriana): un’ampia gonna, un grembiule da lavoro, un busto per modellare il corpo, una collana di corallo al collo, un foulard sul capo e zoccoli ai piedi.
L’abbigliamento maschile s’ispira invece alla figura del pastore bergamasco e a quello del più nostrano Gioppino: tipico pantalone al ginocchio, gilet, camicia bianca, scarpe da montagna, un cappello e giacca di panno bordati.
Completano i costumi variopinti ombrelloni con struttura in stecche di legno per difendersi dal sole di montagna oltre che dalla pioggia, bastoni da pastore, attrezzi rurali, cesti e gerle.
REPERTORIO
Quadriglia, valzer, mazurche, polke e allegre coreografie a coppie sono alcune delle danze che il gruppo propone nei suoi spettacoli.
Alcune rappresentazioni mimiche richiamano nelle movenze le attività, i luoghi, i mestieri e i momenti della vita delle valli e della montagna.
Tra i canti in repertorio: Carolina, Partida a la Mura, Arda Bèrghem, Teresina g’ho l’Ombrèla, Maslana, Nòter de Bèrghem, la Cansù de l’Arlechì, la Cansù de la Polènta, la Balada del Paciana... canti dedicati all'amore, alla gioventù, ai giochi di un tempo, a Bergamo e alle sue maschere ma anche alla cucina, ad Arlecchino e alla sua storia.
La sfilata è accompagnata da oggetti tipici della campagna e delle valli, animata con passi di danza e dall’Inno dell’ Arlecchino Bergamasco.
MUSICA, INTRATTENIMENTO CULTURALE, ALLESTIMENTI TEMATICI, LABORATORI
L’associazione, oltre all'attività prevalente di spettacolo folkloristico, cura altre iniziative di musica e intrattenimento, grazie alla delegazione “Bergamo Folk – Arlecchino Bergamasco” , il cui scopo è quello di diffondere musica e tradizioni ad ampio raggio geografico, partendo da quelle locali, ma anche di allestire mostre e animazioni, effettuare interventi culturali e avviare laboratori presso scuole o altre istituzioni.
La formazione in costume esegue melodie, canti, propone racconti, e fa intrattenimento mediante diversi strumenti musicali tra i quali spicca l’organetto a manovella di Barberia, così chiamato in onore del suo inventore, l'italiano Giovanni Barbieri, che lo realizzò, agli inizi del ‘700;